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Questo articolo mi venne inviato nella sua versione originale inglese da un membro della NAUI, con la preghiera di tradurlo. Lo trovai molto interessante e lo tradussi immediatamente, rimandandolo indietro affinché potesse essere pubblicato. Purtroppo questo avvenne, ma non solo il mio nome non compariva come traduttrice, addirittura le paternità veniva data ad altra persona. Mi misi in contatto direttamente con la NAUI, esprimento il mio disappunto e dimostrando con prove concrete che la traduzione era stata fatta da me, la mia richiesta era che affiancato a quel nome ci fosse anche il mio. Questa richiesta venne rifiutata al punto che l'articolo scomparì dal sito. Pertanto, citando la fonte originale, e ritenendo l'argomento trattato molto interessante ed istruttivo, credo di poter pubblicare la traduzione che avevo fatto a suo tempo, sperando che la lettura possa essere si interesse per molti. Grazie.

Liberati del tuo piombo!
Di Darren Douglas, NAUI #6473

Puoi considerarla una mania, un'ossessione, una potente fonte d’irritazione e profonda preoccupazione.
Probabilmente perchè è pervasivo. Ne vedi un sacco in barca, sulla spiaggia, nei negozi e nelle lezioni di subacquea. La cosa davvero irritante e' che non e' per niente necessario.
Ora, alcuni di voi capiranno quello che sto dicendo, altri penseranno che sono un purista, un antiquato, o un fanatico sub-acquatico.
Parlo delle cinture dei pesi. Si, il male inevitabile ma scomodo del regno delle mute. In effetti il problema non è la cintura, quanto il peso in sè. La mia crociata è semplicissima. Troppi subacquei portano fin troppo peso. E' tempo di ammetterlo.
Ecco un tipico esempio: un subacqueo (1.80, 75 chili) entra nel centro immersioni locale e affitta un equipaggiamento completo. E' brevettato da almeno un anno e porta una muta da 1/4 di pollice. Ha fatto almeno una dozzina d’immersioni registrate. Il commesso gli chiede quanto peso vuole sulla cintura. "13 chili", e' la risposta.
Se il commesso ha un po' di sale in zucca, dopo aver valutato le misure del subacqueo solleva un sopracciglio. Sfortunatamente molti non lo fanno.
"13 chili?"
"esatto."
"E' sicuro?"
"Si".
"Non le sembra un po' troppo?"
"Non riesco ad andar sotto con meno".
"Quanto peso ha usato nelle sue lezioni per la certificazione?"
"13 chili?"
"Non e' un po' troppo?"
"Non credo, davvero non vado sotto con meno di cosi'".
Questo succede in ogni negozio, ogni spiaggia, ogni stato, ogni weekend. I subacquei "non riescono a scendere" senza una terrificante quantita' di piombo.
Si, questi sono normalmente gli stessi individui che cascano come massi nell'istante esatto in cui sgonfiano il loro GAV in superficie. Sono quelli che si schiantano sul fondo in una nuvola di sabbia e passano la loro immersione nuotando e sbattendo lungo la barriera con i GAV gonfi sopra le orecchie e la cintura troppo pesante lasciata lenta sui fianchi come la fondina di un pistolero. Sfortunatamente troppe vittime annegate (si, subacquei morti, spesso con aria nei GAV e nelle bombole) vengono ritrovate con una quantita' eccessiva di piombi attaccata ai loro corpi.
Come istruttori subacquei, non facciamo un lavoro del tutto completo se non incoraggiamo i nostri studenti e i nostri colleghi a liberarsi della zavorra in eccesso. Se voi o qualcuno che conoscete avete i reni polverizzati a causa di un’overdose di piombo, forse non volendo, state contribuendo al problema. Realisticamente, il problema dei troppi piombi non e' collegabile ad un'unica causa - molti fattori sembrano alimentare la popolazione dei "subacquei sovrazavorrati". Eccone alcuni:

IL PROBLEMA
Due subacquei usano la stessa quantita' di peso, diciamo 10 chili. Ma come puo' un gigante di 100 chili alto 1.90 con una muta da 7mm scendere in modo fluido quando un subacqueo alto 1.67 peso 65 kg in una muta da 6.5mm schizza in superficie come una papera troppo gonfiata? Nell'analizzare le cause delle cinture troppo pesanti, forse vorrai domandarti se qualcuno dei punti in discussione vale per te o per qualcuno che conosci (ci sono un sacco di istruttori di taglia media che vanno in giro con piu' di 13 chili nella cintura). Potresti voler effettuare qualche correzione e iniziare a tuffarti tu stesso piu' leggero, sicuro e comodo.

LA DEFINIZIONE
Ricordi il tuo primo corso subacqueo? Il tuo istruttore forse ti ha borbottato qualche citazione mistica di un greco morto da un sacco di anni che parlava degli oggetti che vengono spinti verso l'alto da una forza pari al volume dell'acqua sollevata. Se questo puo' aiutarti a spiegare ai tuoi bambini come fanno le navi a galleggiare, puo' non essere la spiegazione dell’assetto migliore per un subacqueo. L’ "assetto neutro" (quello splendido "stato di sospensione a mezz'acqua") ridotto alla sua forma piu’ semplice, è lo stato ideale per un subacqueo. Molti di noi insegnano che con il GAV sgonfio, i polmoni normalmente pieni, si dovrebbe galleggiare in superficie con l'acqua a livello degli occhi (o qualcosa di ragionevolmente simile).

GLI SCHEMI DI RESPIRAZIONE
Fin qui, tutto bene. Se il subacqueo espira completamente (i polmoni possono avere una portata variabile da 1 a 5 kg di galleggiamento), dovrebbe scendere lentamente. Ma, una volta che ha riempito di nuovo completamente i polmoni, tornerà di nuovo in superficie (la sindrome della respirazione a yo-yo). Idealmente, una volta sott'acqua dovrebbe fare un respiro normale un po' piu' piccolo, espirare e scendere ancora. A una profondita' tra 1,5 e 3 metri, puo' respirare normalmente e la profondita' viene mantenuta. Questo e' lo stato di assetto ideale. Il GAV viene utilizzato solo per garantire un extra-galleggiamento in superficie e per compensare la perdita di assetto della muta dovuta all'effetto della pressione in profondita'. E' tutto.
DISCESA
I subacquei devono capire che nello sgonfiare il loro GAV non dovrebbero colare a picco come delle rocce. Se necessario, si puo' scendere a testa in giu' per facilitare la discesa nei primissimi metri, e poi iniziare una discesa a testa in su. Ma anche questo non e' necessario se gli studenti imparano a respirare correttamente (in un modo che permetta di bilanciare gli effetti di assetto dell'inspirazione non gli effetti negativi dell'espirazione). Anche cosi', si può notare che pinneggiare leggermente verso il basso (equalizzando/bilanciando correttamente) e' molto meglio che esagerare coi pesi.
Riassumendo, non dobbiamo insegnare soltanto l’assetto neutro, dobbiamo insegnare ai subacquei la consapevolezza del loro respiro finche' non saranno in grado di immergersi mantenendo un assetto neutro. Specialmente vicino alla superficie.
La maggior parte di loro non si rendono conto che ci sono notevoli variazioni nei volumi dei polmoni umani. Dei polmoni pienamente gonfi possono esercitare una forza di galleggiamento di oltre 6 kg. Espirando, perdono il loro "sostegno". La media di molti subacquei è un po' meno di questo, ma e' importante che gli istruttori e i loro allievi capiscano che respirando profondamente in superficie hanno una forza di sollevamento netta di 4 kg o piu'.
I subacquei hanno una scelta: possono imparare a controllare il volume dei loro polmoni. Con un po' di pratica è facile trovare quel volume di assetto tra ispirazione (galleggiamento) ed espirazione (immersione), o aggiungere peso.
Cosa fa la maggioranza di questi in questi tempi? Se respirassero e si zavorrassero correttamente, non starei scrivendo questo articolo.
DOPO GLI ESERCIZI DI ABILITA'
Sfortunatamente ho osservato troppi nuovi istruttori (e un piccolo contingente di veterani) che zavorrano i loro studenti con un peso sufficiente ad affondare una flottiglia di navi da guerra. Perche'? "Devo tenere questa gente sul fondo per farli esercitare" dicono in tanti.
CONTINUARE A DIMINUIRE LA ZAVORRA
Bene, e' comprensibile, specie la prima esperienza in piscina quando gli studenti sono nell'acqua ferma ed hanno un ritmo respiratorio agitato. Ma gli istruttori dovrebbero valutare l’assetto dei loro studenti di lezione in lezione. Man mano che i nuovi subacquei acquisiscono sicurezza, serve meno peso. Al momento, una volta che gli studenti sistemano i pesi per la prima immersione in mare, non si parla piu' della capacita' di assetto.
Questo e' un disservizio. Come istruttori, siamo responsabili di incoraggiare i nostri studenti a valutare la loro pesata man mano che diventano sicuri in acqua. Generalmente, piu' si è esperti e meno peso serve. Insegnamolo ai nostri brevettati con maggiore enfasi quando distribuiamo le c-cards.
I nuovi subacquei devono capire che se completano un corso usando 9 kg non significa che sono legati a quel peso per il resto della loro carriera. Incoraggiarli a sviluppare un ritmo di respirazione rilassato, con un volume polmonare normale. Presto scopriranno che possono immergersi con molti meno pesi di quelli che usavano a lezione. Scopri il meccanismo!
MIGLIORAMENTO DELL'ATTREZZATURA = ADATTAMENTI DEL SUBACQUEO
Bisognerebbe anche rilevare che le modifiche nell'attrezzatura influiranno sull’ assetto. Le mute, i gav e le bombole hanno volumi, aree e fattori di assetto propri.
GRAZIE MILLE
Se un subacqueo passa da una bombola di alluminio a una di acciaio, puo' togliere da qualunque punto da 1 a 3,5 kg di piombo. La maggior parte delle bombole di alluminio standard galleggiano meglio, specie man mano che l'aria viene consumata. Hai mai notato gli studenti che galleggiano all'indietro verso la superficie da 6 metri una volta che la loro scorta di aria ha raggiunto i 1,000 psi? Sia la bombola Catalina "Compact 80" sia la Dacor's "super 80" offrono un galleggiamento ridotto per le bombole di alluminio: la bombola Dacor ha solo + 0,5 kg di galleggiamento quando e' vuota mentre il Catalina rimane leggermente negativa.
MUTE E GAV
Inoltre, se una muta non è perfettamente a misura (un po' larga), il subacqueo sarà più positivo (piu' volume= piu' galleggiamento). Lo stesso vale per i GAV. I GAV grossi con enormi capacita' di sollevamento sono di solito i peggiori, dando un’eccessiva spinta positiva anche quando sono completamente sgonfi. Incoraggiate i vostri studenti ad assicurarsi che tutto sia della taglia giusta. Questo da solo li aiutera' ad aver meno bisogno di piombo.
LA TUA PERSONALISSIMA ATTREZZATURA
Idealmente, i subacquei dovrebbero riuscire ad immergersi con circa il 10% del loro peso corporeo. Alcuni ci riescono con meno, altri potrebbero aver bisogno di qualcosa di piu'.
Se riesci a eliminare un po' di piombo dalla cintura, fallo! La tua schiena ti ringraziera' domani. Alcuni subacquei pero’ sembrano incapaci di liberarsi dal piombo. A volte un individuo dello stesso peso e altezza di un altro puo' avere piu' grasso corporeo. Strutture ossee piu' sottili possono "nascondere" più grasso che quelle piu' massicce. Il grasso galleggia. Il tessuto muscolare tende ad affondare (ecco perche' i sollevatori di pesi toccano il fondo nei test di assetto). Alcune unita’ sanitarie possono testare le persone per determinare il loro rapporto grasso/muscoli. Possono anche determinare quanta aria i polmoni sono in grado di immagazzinare.
Quest'ultimo dato e' probabilmente piu' importante del precedente. Il galleggiamento funziona circa per 500 gr. per litro: quindi un polmone gonfio di otto litri ha 4 kg di assetto positivo. Espirando (considerando la massa corporea e la struttura) quello stesso polmone puo’ perdere 3 kg di positività. Capito questo, e con un po' di pratica in piscina, un subacqueo puo' determinare con precisione come respirare in modo piu' efficiente utilizzando solo 1 kg di piombi per contrastare il volume residuo dei polmoni. Da qui aggiungerà appena quanto basta per contrastare il sollevamento causato dall'attrezzatura.
Praticamente, gli istruttori possono condividere questi concetti con i loro allievi per aiutarli ad abbandonare un po' di quell'orrenda zavorra sulle loro cinture.
Questi suggerimenti non sono intesi come una panacea per risolvere l'argomento delle cinture dei pesi. Sono solo qualche linea guida che potresti voler trattare nella lezione. Prima che tu possa davvero "nuotare un miglio con le pinne del tuo studente", lui o lei deve guardare la tua cintura dei pesi. Con che peso ti immergi? Ti serve davvero?
Prova a liberartene, eliminalo (sto parlando del piombo!), e passa a un’immersione comoda, piu' sicura, senza stress per te e per i tuoi studenti.
CONTROLLO VELOCE PER ALLEGGERIRE LE CINTURE:
- Prendi in considerazione i pesi alle caviglie (specialmente per le donne) 1 kg. di piombo sistemati in modo efficiente possono trasformarsi nell'eliminazione di 2,5 - 3 kg dalla vita.
- La tua bombola ti tira giu' o ti spinge su? Certe bombole di acciaio (come lo Scubapro Fabero o lo Sherwood Genesis) forniscono un gran volume di aria e affondano! Non ti piacerebbe immergerti con quella muta di 7mm e solo 2 kg di piombo? Con queste bombole e' possibile.
- Tieni sotto controllo gli schemi di respirazione (specie quando ti immergi dalla terra ferma o vicino alla superficie). Riempi troppo i polmoni, o mantieni un volume polmonare costante? I tuoi polmoni non dovrebbero essere piu' gonfi di quanto non siano adesso.
- Controlla periodicamente la cintura dei pesi - specialmente per persone che si immergono da poco. Quando si migliora il ritmo respiratorio e si diventa più rilassati, il piombo puo' essere ridotto gradualmente, 1 kg per volta.
- Trasforma il grasso in muscoli. I muscoli sono più densi e meno galleggianti del grasso, ma bisogna lavorare! Esercitarsi con disciplina in palestra, con dolore sudore e fatica. Naturalmente è facoltativo, ma molto efficace.
- Immergiti spesso! Più spesso! E mentre lo fai, controlla la pesata, la nuova attrezzatura e la respirazione. Più ti immergi, più riuscirai a controllare i polmoni. E di meno piombi avrai bisogno.

 

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